Lovetaro&Ceno: Borgolab l'ha fatto!


IL CONSORZIO: Lovetaro&ceno nasce con l’obiettivo di realizzare un progetto di valorizzazione del territorio delle Valli del Taro e del Ceno, attraverso gli strumenti operativi del marketing territoriale, uniti alle potenzialità avanzate del web.
Ora Lovetaro&ceno è un’idea che parte dalla volontà di dare un valore e un’identità forte al nostro territorio, dal punto di vista ambientale, culturale, sociale ed economico. Il consorzio punta a riunire le energie degli operatori privati del territorio sotto un unico marchio, che sia rappresentativo di un’identità precisa e riconoscibile: un marchio che unisca i diversi aspetti di un territorio carico di energia e di desiderio di riemergere, unito dagli stessi valori e da un’offerta che si integra.

Il progetto Lovetaro&ceno ha come intento quello di diventare un vero e proprio supporto per chi vive e lavora nel territorio, un mezzo attraverso cui fare formazione, ricerca, promuovere la cultura dei nostri luoghi ma soprattutto valorizzarne la ricchezza dell’offerta agli occhi di potenziali investitori, senza limiti geografici.


Benvenuti nel sorprendente mondo di Borgolab. Sorprendente perché qui si entra nella classica Bengodi per grandi e piccini...
Borgolab è infatti un paradiso di sapori, colori e suggestioni, abbracciati dalle antiche storie di un amore infinito per la terra e i suoi prodotti. Una passione tramandata di padre in figlio e oggi consegnata intatta a chi dei tesori del sottobosco, degli orti e frutteti vuol fare scorta per coccolarsi o accogliere gli amici intorno a una tavola imbandita.

Tutto nasce molti anni fa dalla famiglia Carretta, che dà vita alla "Borgotaro funghi&funghi" per la commercializzazione dei porcini (e non solo) secondo le ricette conosciute da generazioni.
Un'esperienza che poi, all'alba del 2016, si trasforma in Borgolab, "figlio" di due famiglie: quella di Danilo Carretta da un lato, quella di Vincenzo Summo dall'altra.
Insieme, allacciando condivise passioni per tutto quel che è sottobosco e ortofrutta di qualità, è nato questo laboratorio artistico artigianale.

Qui arrivano i porcini di Borgotaro IGP. E son ceste e ceste di preziosi boleti frutto delle fatiche (appassionate!) di 400 e più raccoglitori, che poi sfociano, una volta selezionati, in tutto quel che fa porcino conservato.
Col marchio "Funghi&Funghi" c'è infatti solo l'imbarazzo della scelta fra porcini secchi in più qualità (extra, speciale, commerciale e briciole) e confezioni (cestini di vimini, sacchetti, vassoi...), e porcini sott'olio, tanto i pregiati testa nera quanto quelli chiari, tagliati o interi e poi conservati in semplici vasi ermetici. Il tutto sotto una "coperta" naturale di ottimo olio d'oliva e aromi naturali come la classica foglia d'alloro.
Nei laboratori arrivano anche gli altri funghi, forse meno pregiati ma non per questo meno buoni, anzi. E sono finferli e chiodini, orecchioni di ceppaia e funghi di muschio, scottati in una concia di aceto e aromi naturali e poi messi sott'olio in purezza o mescolati (porcini inclusi) per impareggiabili "bocconi di sottobosco". Di sottobosco son ricchi anche i sughi e le creme: dal classico "sugo borgotarese ai funghi porcini" allo sfizioso "porcini e salsiccia", dal "boscaiolo ai sapori" all'insolito "porcini e castagne" o "porcini e mirtilli".
E che dire dei funghi trifolati conservati in vasetto? E delle creme e vellutate per condire le paste all'uovo o da spalmare sui crostini?

C'è anche il sentore inconfondibile del tartufo, in una particolare crema di porcini, perché le vallate del Taro e del Ceno vantano anche questo fiore all'occhiello: quando la pioggia non si fa troppo attendere, i cavatori portano qui i loro neri pregiati e la festa si fa completa!

Borgolab è poi sinonimo di frutta... da spalmare.
Ed è di una brillantezza e golosità quasi commoventi: lamponi, more, ribes, mirtilli di bosco, fragole, in purezza o misti, per confetture preparate senza conservanti, pectine o gelificanti proprio come le facevano le nostre nonne.
E ci sono anche gli sciroppi di zucchero o miele per conservare quei frutti da gustare a cucchiaiate su gelato o yogurt: more, mirtilli di bosco, lamponi e finanche castagne.
Senza dimenticare i succhi di frutta purissima (una concentrazione del 70% vi sembra poco?) con la sola aggiunta di un pizzico di zucchero di canna.
Possiamo aggiungere a questo capitolo anche i mieli di montagna (castagno, acacia, millefiori)? Alle api in fin dei conti spetta il merito dell'impollinazione dei fiori che si fanno frutti che poi finiscono in vaso o bottiglia... Manca qualcosa? Certo: l'ultima nata in casa Borgolab... è "Plume de fruit", la storia che più di ogni altra racchiude la filosofia di quest'azienda.
Racconta infatti Federica "del lavoro di mio padre Vincenzo una cosa non riuscivo a togliermi dalla mente: il cuore che ci metteva mentre sceglieva deditamente ogni singolo frutto. Mi chiedevo quale fosse la ragione di tanto cercare, selezionare, curare. A volte mi domandavo cosa ci trovasse di così attraente in uno spicchio di mela o in un acino d’uva. Mi interrogavo sull'origine di quell'intesa sincera tra lui e mia madre nei giardini d'arance. Solo ora capisco cosa voleva. Cercava l’essenza di tutte le cose. Plume de fruit scava dentro questa storia e scrive un altro capitolo".
Ed è il capitolo della frutta di alta qualità e di prima scelta essiccata a bassa temperatura, leggerissima (come una piuma!) eppure dal sapore intatto, senza addittivi e conservanti o zuccheri aggiunti.

-Lovetaro&ceno